PROTOCOLLO OPERATIVO PER L’ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE- PIANO DI AZIONE COESIONE- PIANO DI INTERVENTO SERVIZI DI CURA PER GLI ANZIANI-DGRC n.41 del 14-2-2011
TRA
IL DISTRETTO SANITARIO 01
L’AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER LE POLITICHE SOCIALI DELL’AMBITO A1
PREMESSO CHE
VISTI
PRESO ATTO
SI STABILISCONO NEL SEGUENTE PROTOCOLLO OPERATIVO LE PROCEDURE DI ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE (SAD) E ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI)
1.OGGETTO
La presente procedura – condivisa dall’Azienda speciale consortile A1 e dal Distretto Sanitario dell’ ASL 1 – fornisce indicazioni operative relativamente alle procedure di attivazione e gestione dei Servizi Assistenza Domiciliare socio-assistenziale (denominato SAD) e Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (denominato ADI), al fine di migliorare l’integrazione fra i servizi socio sanitari.
2. FINALITA’ DEL SERVIZIO
I servizi A.D.I. e S.A.D. condividono le seguenti finalità:
– Favorire l’autonomia dell’individuo nel contesto familiare e sociale;
– Contenere la dipendenza e mantenere l’autonomia dell’individuo nel contesto familiare e sociale, salvaguardandone la qualità della vita;
– Evitare istituzionalizzazioni improprie o gravi situazioni di emergenza sociale;
– Evitare ricoveri non strettamente necessari e favorire le dimissioni protette;
– Sensibilizzare le realtà locali e promuovere l’attivazione delle risorse territoriali affinché la comunità locale nel suo complesso si faccia carico del problema;
L’intervento sinergico fra A.D.I. e S.A.D. persegue lo scopo di mantenere la persona il più a lungo possibile presso il proprio domicilio: il modello assistenziale da realizzare a livello locale non può prescindere da interventi tesi a garantire la specificità e la globalità, nonché l’integrazione socio-sanitaria continuativa, che consenta alla persona parzialmente o totalmente non autosufficiente di rimanere il più a lungo possibile nel proprio ambiente abituale di vita evitando ricoveri impropri e/o ritardando lo sradicamento sociale.
3. DESTINATARI
Le procedure previste dal presente protocollo si rivolgono ai principali attori del sistema territoriale di assistenza domiciliare che sono:
Per l’AREA SANITARIA
Per l’AREA SOCIALE
4. DEFINIZIONE DI ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO-ASSISTENZIALE E DESTINATARI
Il servizio di assistenza domiciliare consiste in interventi da fornire ai cittadini al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente, evitando l’ istituzionalizzazione e consentendo loro una soddisfacente vita di relazione.
I destinatari del SAD sono le persone anziane con modico grado di non autosufficienza fisica, con scarsa capacità organizzativa rispetto alla gestione della casa, in situazione di solitudine e di isolamento psicologico, che hanno difficoltà a mantenere i rapporti con il mondo esterno;
Le attività previste sono:
5. DEFINIZIONE DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA E DESTINATARI
L’ADI consiste in interventi da fornire ai cittadini al fine di favorire la permanenza nel loro ambiente di vita, evitando l’istituzionalizzazione e l’ospedalizzazione e consentendo loro una soddisfacente vita di relazione attraverso un complesso di prestazioni socio-assistenziali e sanitarie. Caratteristica del servizio è l’unitarietà dell’intervento, che assicura prestazioni socio-assistenziali e sanitarie (cure mediche o specialistiche , infermieristiche e riabilitative) in forma integrata e secondo progetti personalizzati d’intervento. L’accesso alle prestazioni di assistenza domiciliare avviene attraverso la Unità di Valutazione Integrata.
Il servizio si rivolge a persone che, pur non presentando criticità specifiche o sintomi particolarmente complessi, necessitano di continuità assistenziale ed interventi programmati che si articolano su 5/6 giorni.
In particolare i destinatari di tale servizio sono persone anziane che:
L’ADI prevede un ruolo centrale del Medico di Medicina Generale che assume la responsabilità clinica condivisa dei processi di cura sanitaria. La gamma di prestazioni che riguardano questa tipologia di intervento professionale comprende prestazioni, medico infermieristiche, riabilitative mediche, medico specialistiche, prestazioni socilai : tali prestazioni sono integrate tra loro in un Progetto Personalizzato, frutto di valutazione multidimensionale.
Le attività previste sono:
La definizione di Assistenza domiciliare integrata (ADI) trova corrispondenza, nell’ambito della nuova caratterizzazione sanitaria delle Cure domiciliari integrate (CDI)
6. MODALITA’ DI ACCESSO AI SERVIZI SAD E ADI
L’accesso ai servizi SAD e ADI può avvenire in seguito a richiesta o segnalazione ad uno degli attori della PUA da parte:
Gli attori della Porta Unitaria di Accesso raccorderanno le varie figure preposte alla valutazione.
In considerazione del fatto che con le risorse del PAC si potrà sostenere, oltre all’ intensificazione e qualificazione delle prestazioni socio-assistenziali domiciliari erogate dagli Ambiti a complemento dell’Assistenza domiciliare Integrata (ADI), anche l’assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti, non bisognosi di cure sanitarie intensive, e quindi non in ADI, purché la valutazione del fabbisogno sia effettuata attraverso l’UVM, viene stabilito con questo protocollo, che la valutazione sia effettuata dal personale dell’Ambito territoriale congiuntamente al MMG che allegherà apposita certificazione e, qualora se ne ravvisi l’opportunità dal Medico dell’UO distrettuale competente.
Il personale suddetto discriminerà il bisogno espresso dal cittadino ed avvierà un percorso di accesso al sistema dei servizi che a seconda dell’intensità delle situazioni problematiche espresse, semplici o complesse, prevedrà l’invio ai servizi sanitari o sociali (SAD) o l’attivazione della presa in carico integrata.
Nel caso di risposta complessa, verrà formulata la Proposta di Ammissione all’ADI/CDI. Sulla base della proposta per l’ammissione all’ADI/CDI verrà definito un progetto personalizzato che prevedrà il coinvolgimento di molteplici professionalità.
7. DIMISSIONI
Le dimissioni dai servizi SAD e ADI sono dovute a:
Letto , confermato e sottoscritto
Il Direttore del Distretto Sanitario 01
Dott. Armando Pirone
Il Direttore Generale dell’Ambito A1
Dott. Giuseppe Pippo
Ariano lì _______ dicembre 2013